Il Pachinko (パチンコ, Pachinko?) è un passatempo giapponese, inventato sul finire della Seconda guerra mondiale a Nagoya, ma questa data è stata più volte messa in dubbio in base alla mancanza di vere e proprie prove. Sembra che la parola derivi da pachi-pachi, onomatopea che indica lo scoppiettare del fuoco.
Il pachinko è praticato in sale simili a casinò, dove c'è un numero ristretto di macchine, che possono sembrare, a primo impatto, una fusione tra una slot machine e un flipper. Il giocatore ha bisogno di comprare al bancone molte piccole sfere d'acciaio, che verranno in seguito giocate nella macchina. Attualmente le macchine sono dotate anche di cambiasoldi interno, si inseriscono le banconote (minimo 1000 yen) e la macchina eroga le sfere. Nelle macchine più antiche il giocatore lanciava le sfere attraverso una leva a molla, ma nelle macchine più moderne la sferetta viene lanciata attraverso una valvola a farfalla. In seguito la sfera può ricadere in diversi punti, la maggior parte delle volte cade nella macchina e viene persa. Ma se la sfera cade in determinati punti, l'esito del lancio sarà positivo e si vinceranno quindi altre sfere. Durante il gioco, per non far alzare i giocatori, tante ragazze passano offrendo delle bibite fresche. Tutto il personale, prima di entrare e prima di uscire dalle file delle macchinette saluta i giocatori con un inchino. In altri tipi di apparecchiature da gioco, dette "pachislot" (fusione delle parole "pachinko" e "slot-machine") c'è un'ulteriore opportunità di vincita: come nelle slot-machine, se compaiono 3 simboli uguali, si guadagnano altre sferette.
Fonte:
Wikipedia